Sciare sull’Abetone lo si deve al signor Farina Cini, il quale arrivò nel 1904 all’albergo Cimone con due pezzi di legno ricurvi, regalatigli da un amico norvegese. Dopo innumerevoli capitomboli e fallimenti, il malcapitato apprendista sciatore rinunciò all’impresa e regalò i due rudimentali sci al proprietario dell’albergo, Pietro Ferrucci. Il Ferrucci, anch’egli dopo innumerevoli capitomboli, riuscì con tenacia a domare i due pezzi di legno, aiutandosi anche con dei bastoni e ben presto, seguito da altri spericolati, iniziò a scivolare sulla neve dell’Abetone.
In Alto Adige c'è il museo più "alto" d'Europa è il Messner Mountain Museum – MMM -, e si trova a Plan de Corones - fra la val Badia, la Valdaora e la val Pusteria - a ben 2.275 metri di altezza. Naturalmente dedicato al mondo dell'alpinismo e a una delle figure mondiali di spicco di questa disciplina, Reinhold Messner, il museo è situato al margine di uno dei più spettacolari e panoramici altopiani dell'Alto Adige. La vista mozzafiato offerta dall'edificio, progettato da Zaha Hadid, permette allo sguardo di spaziare in tutte e quattro le direzioni: dalle Dolomiti di Lienz a est fino all’Ortles a ovest, dalla Marmolada a sud fino alle Alpi della Zillertal a nord.
Rimanendo in tema di "altezze", il rifugio più "alto" delle Alpi è la Capanna Margherita. Appollaiato sulla Punta Gnifetti - 4.556 metri di altezza - del Monte Rosa, prende il nome nientemeno che dalla Regina Margherita di Savoia, la quale vi pernottò nel 1893, anno dell'inaugurazione. Ha una capacità di 70 posti letto in camere con letti a castello, è provvisto di sala bar ristorante, illuminazione elettrica, wi-fi e persino di una biblioteca. Nel 2002 ha ottenuto la certificazione UNI EN ISO 14001, a sottolineare il minimo impatto ambientale. La capanna non è solo un rifugio per alpinisti, ma una vera e propria struttura che offre la possibilità di agevolare la ricerca scientifica negli ambienti ad alta quota.
L'Ente del Parco Nazionale del Gran Sasso ha dato vita all'Atlante online degli uccelli nidificati dell'omonimo parco. Grazie alla sua varietà di ambienti naturali, il parco è meta di pregio non solo per gli amanti di birdwatching, ma anche per coloro che si occupano professionalmente della ricerca nel contesto dell'avifauna. L'atlante online offre un database di grande importanza per conoscere presenza, densità e localizzazione delle specie che nidificano nel parco e di quelle che vi migrano, anche non nidificanti.
Uno dei luoghi più spettacolari per il trekking montano italiano è in Sardegna. Il massiccio del Gennargentu, infatti, offre straordinari percorsi di trekking, veri e propri tracciati alpini. Su queste vette il contatto della natura è unico e selvaggio e si dice che sul Gennargentu, rimanendo in silenzio, si possa ascoltare il "respiro della terra". Una destinazione da conoscere, per vivere a contatto con la natura e scoprire il volto inedito di una regione da sempre associata “solo” al mare.
Spaziando oltre i nostri passi montani ma rimanendo in tema di curiosità... forse non sapevate che... sulla neve ci sono le pulci! Si, sulla neve ci sono le pulci. Sono chiamate “Isotoma saltans” e sono dei piccoli insetti di 3-4 millimetri così resistenti al freddo che possono sopravvivere anche sui ghiacciai. La pulce d'alta quota la si può trovare anche oltre i 6.000 metri, persino sull’Himalaya. Grazie a sostanze che abbassano il punto di congelamento dell’acqua nel proprio corpo - simili all’antigelo che usiamo d’inverno per l’auto -, è in grado di preservare le sue cellule dalla formazione di cristalli di ghiaccio, ed è quindi resistente alle temperature sotto lo zero. Sfortunatamente per questo insetto, temperature "tropicali" sopra i 12 gradi possono, letteralmente, ucciderle per il caldo. Mangerete ancora la neve fresca dopo... aver saputo questo?