Idealità e assolutezza della bellezza. A firma di Platone, nel “Simposio”. O la bellezza sensibile e intelligibile, di Plotino. O, ancora, quella di Hume e di Kant, per i quali è «Uno stato soggettivo di percezione del piacere, indipendente dall’esistenza dell’oggetto». Noi di e-borghi travel, però, ci occupiamo di turismo e abbiamo optato per un concetto soft della bellezza, dedicandole lo “Speciale” di questo nuovo numero della rivista. A iniziare da Barcis, in Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Pordenone, un respiro di verde e di sentieri tra acqua, rocce e cielo per proseguire con l’Emilia e il territorio tra Parma, Piacenza e Reggio Emilia, arazzo di opportunità sempre diverse e con cinquantadue teatri tra storici e contemporanei. E poi Modena, con il Teatro Comunale Pavarotti-Freni, antico e al contempo all’avanguardia. A poco più di un centinaio di chilometri, la Romagna e San Leo, nel cuore della Val Marecchia e nell’entroterra di Rimini: un gomitolo di case in pietra e, sulla cima della cuspide rocciosa, l’inespugnabile fortezza dalla storia antica. Più a sud, in punta di Stivale, Reggio Calabria e il suo territorio metropolitano: direttrici di viaggio alla scoperta di tradizioni culturali, borghi testimoni del tempo e contrasti naturali: tra abissi e vette, percorsi e sorprendenti esperienze. Incastonato nel cuore della Valnerina è Sellano, con borghi fortificati, castelli e casolari che punteggiano la porzione di Umbria sotto la sua giurisdizione. Uno scrigno di bellezza raccolta e maestosa, mentre diffusa ed estesa è quello della Provenza, oltreconfine. Sensoriale per natura, persistente per piacere, ipnotica per cromie. Bellezza, certo. Fascino, anche. Intrigo, soprattutto. Sticker essenziali sul passaporto per avventure di viaggio e lettura. Luciana Francesca Rebonato | ![]() |