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Caprarola
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                             Crediamo che l’itinerario dei parchi, per esem-                          irrinunciabile considerando anche la ricchezza e

                             pio, istituito la scorsa estate dalla nostra Regione,                    varietà di prodotti enogastronomici che abbiamo
                             potrà registrare sempre più adesioni. Si tratta di                       in ogni provincia. È per questo che, favorendo un

                             un’iniziativa  che  permette  di  percorrere  sentieri                   approccio sinergico con la filiera, abbiamo pen-
                             inesplorati, un’offerta gratuita che rende effettivo                     sato a percorsi esperienziali legati alle produzioni

                             e reale il turismo sostenibile e di prossimità. Inol-                    tipiche e a chilometro zero da affiancare all’inizia-
                             tre, è sempre più alta l’attenzione che si presta alla                   tiva “Più notti più sogni”. Inoltre, portiamo diretta-

                             qualità del cibo e ai prodotti che aiutano a vivere                      mente i buyer esteri sui territori ad assaporare le

                             esperienze enogastronomiche. Il Lazio vanta pro-                         nostre eccellenze in modo che possano promuo-
                             dotti d’eccellenza come le castagne della Tuscia,                        verli poi nei loro Paesi, oltre a offrire una vetrina

                             gli oli della Sabina e i fagioli borbontini del reati-                   nelle manifestazioni fieristiche che organizziamo
                             no, il pecorino romano Dop della zona romana, i                          tutto l’anno in Italia e all’estero».

                             prodotti caseari del Sud Pontino, le lenticchie di
                             Ventotene, il cannellino della Ciociaria. Non di-

                             mentichiamo i vini Docg come il Cannellino di
                             Frascati, il Cesanese del Piglio, il Frascati superio-

                             re, e i vini Doc come il Vignanello o il Moscato di
                             Terracina. Vogliamo dare risalto a questi prodotti

                             di eccellenza perché rappresentano una chiave

                             di promozione turistica dei territori che vantano
                             prodotti agricoli e caseari apprezzati da chi vuole

                             vivere esperienze enogastronomiche».



                             L’agroalimentare e le produzioni tipiche sono
                             un orgoglio del Made in Italy. Come trasforma-

                             re questa ricchezza in un volano per lo sviluppo
                             turistico e favorire le sinergie in tutta la filiera?


                             «Gli itinerari enogastronomici sono un’esperienza
                             trasversale che il turista può vivere quando sce-

                             glie il nostro territorio. Non sono una realtà a sé
                             ma rientrano nel sistema legato al turismo storico,

                             artistico e del benessere. Si tratta di un’esperienza

















                                                                                                          Bucatini all’amatriciana
                                                                                                          Alessio Orru*
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