Primiero San Martino di Castrozza, “alpine pearl”: È uno degli angoli del Trentino più scenografici quello che accoglie Primiero San Martino di Castrozza, meta d’eccellenza nel panorama delle Alpi impreziosita dagli scenari unici delle imponenti cime delle Pale di San Martino, Patrimonio Naturale dell’Umanità. La tradizione turistica di questo centro è di lungo corso: nelle stagioni invernali così come d’estate le sue risorse naturali e paesaggistiche rendono ogni tipo di vacanza l’occasione perfetta per immergersi nel suo straordinario patrimonio, salvaguardato anche dal Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino, che si sia in cerca di relax, sport, o più semplicemente di un contatto autentico con la natura. Ad attendere ogni visitatore è un’accoglienza sempre calorosa, che negli anni ha saputo distinguersi anche con progetti innovativi per vacanze sostenibili e più consapevoli. Vanno in questa direzione le iniziative in campo energetico che hanno portato riconoscimenti da Legambiente come “Territori 100% rinnovabili”. E più recentemente, all’ingresso nelle “Alpine Pearls”, il circuito europeo che riunisce 19 “perle alpine”, località turistiche di quattro Paesi delle Alpi (Italia, Germania, Austria e Slovenia) in grado di offrire esperienze di vacanze all’insegna della sostenibilità e in armonia con la natura, anche grazie a proposte di mobilità dolce. Il comune di Primiero San Martino di Castrozza è composto da cinque località, tutte da scoprire: San Martino di Castrozza, Fiera di Primiero, Transacqua, Tonadico e Siror.
an Martino di Castrozza è la principale località turistica della Valle di Primiero, anche se la più recente, ed è l’unica a non trovarsi a fondovalle bensì ai piedi del gruppo delle Pale di San Martino. A 1.450 metri di altezza, qui si toccano praticamente le montagne con un dito, in un luogo perfettamente integrato nell’ambiente naturale. Una magia sempre intatta, con il vantaggio dei tanti servizi turistici a disposizione per una vacanza in ogni stagione, compresi numerosi eventi e manifestazioni. Tutto è a portata di mano: impianti di risalita raggiungibili anche a piedi, servizi di skibus verso il Passo Rolle e tutto quello che serve per praticare ogni tipo di sport invernale: sci da discesa, snowboard, freeride, fondo, ciaspole e sci alpinismo. L’outdoor è la cifra del divertimento anche d’estate, grazie la presenza di meravigliose passeggiate a due passi dal centro paese e a una fitta rete di sentieri che sale fino al cuore delle Pale di San Martino. Ci sono poi il parco avventura Agility Forest, due bike park per gli amanti delle discipline gravity, i sentieri barefoot da percorrere a piedi nudi e tante attività per i più piccoli. Regno dell’indoor è invece il palazzetto dello sport, con la sua altissima parete di arrampicata libera, mentre per vacanze all’insegna del relax, si può scegliere il wellness proposto dagli hotel che compongono l’ampia offerta ricettiva.
Si scende a 745 metri di altitudine per giungere a Fiera di Primiero, che si chiama così proprio per il suo ruolo storico di contrada del commercio. È un piccolo borgo di circa cinquecento abitanti, da scoprire a partire dalle sue origini quattrocentesche: Primiero era il feudo della famiglia Welsperg e apparteneva all’Impero austriaco quando conobbe uno sviluppo straordinario soprattutto grazie alle sue miniere di rame, argento e ferro. Divenne così il centro economico, ma anche politico della valle. Oggi, che è la sede municipale del Comune di Primiero San Martino di Castrozza, ispira i visitatori nei suoi luoghi più affascinanti, come la chiesa della Madonna dell’Assunta, antica chiesa gotica che ospita il grande trittico per lungo tempo conservato nel Museo del Buonconsiglio a Trento, la chiesetta di San Martino, la chiesa della Madonna dell’Aiuto, il palazzo delle Miniere e il nuovo giardino dedicato a Luigi Negrelli, famoso ingegnere (suo il progetto del Canale di Suez) che proprio a Fiera di Primiero nacque nel 1799. Caratteristici sono anche i suoi colorati edifici a schiera, dietro ai quali si “nascondono” orti e giardini.
È il paese più antico della valle di Primiero e fu il centro amministrativo di tutta la vallata. Sono i suoi affreschi popolari, le pitture murali dipinte a fresco e le immagini sacre che si trovano ancora oggi sulle facciate delle sue case, tutte risalenti a epoche diverse, a narrare la sua storia, una vera attrattiva per cui Tonadico è conosciuto anche come “paese pinacoteca”. Si trova ai piedi delle rovine del Castel di Pietra, che si possono ammirare ancora oggi immerse nel panorama naturale che circonda il borgo. Su un colle che domina l’abitato si trova anche la piccola chiesa di San Vittore dell’XI secolo, mentre è del Mille palazzo Scopoli: con la sua imponenza di edificio nobiliare è nato come granaio e “banca del pane” prima di diventare una residenza notarile. Oggi è la Casa del Cibo di Primiero, un palazzo a cielo aperto, un vero museo diffuso del gusto che grazie a un ricco calendario di esperienze food&wine, coordinata dalla Strada dei Formaggi delle Dolomiti, diventa una vetrina delle produzioni enogastronomiche made in Trentino e un luogo dove conoscere storie e curiosità legate al cibo locale insieme a produttori, artigiani del gusto, chef e associazioni locali.
Una delle magie più belle di Siror è il suo rinomato Mercatino di Natale, il più antico di tutto il Trentino, che ogni anno durante il periodo dell’Avvento anima il suo centro storico. Ma questo borgo, il più settentrionale della Valle di Primiero, amato anche per i suoi stupendi panorami e per la proverbiale ospitalità dei suoi abitanti, custodisce anche un altro gioiello del tutto particolare. È il “Sentiero delle Leggende”, che nel dialetto locale si chiama “El trói dele S-Cione”: si tratta di una curiosissima esposizione permanente con numerosi bassorilievi in legno che si ispirano proprio alle leggende della Valle di Primiero. Un modo del tutto originale per conoscere il mondo fantastico delle Dolomiti, magari mentre si passeggia tra le viuzze del paese. Siror è anche il “paese dell’acqua”, quello del rio Civerton, che scende dai colli di Strina e di Polina e delle tante fontane di Siror. Come le due ottagonali delle due piazze principali di questo antico borgo agricolo, dove un tempo venivano portati gli animali ad abbeverare. A Siror si trova inoltre il Pump Track Primiero, paradiso per gli amanti delle evoluzioni sulle due ruote che qui si possono divertire tra curve paraboliche, gobbe e bowl vari.
Parte da Siror e raggiunge San Martino di Castrozza la nuovissima ciclopedonale che con i suoi settecento metri di dislivello è un vero fil rouge tra le bellezze di tutto questo territorio, fino al tratto panoramico che porta a Passo Rolle. Per i biker la vera sfida sono le pendenze più impegnative, ma gli itinerari medi e più lunghi diventano alla portata anche dei meno allenati, che possono approfittare della comodità delle e-bike a pedalata assistita, ideali per le famiglie, e per i meno esperti, si possono noleggiare facilmente e sono tutte completamente ecologiche, alimentate esclusivamente con energia proveniente dalle centrali idroelettriche del Primiero. Che la si percorra per intero o meno, la meraviglia su questa ciclopedonale è a ogni angolo: tra i boschi che costeggiano il torrente Cismon, sull’adrenalinico ponte a funi sospeso a più di venti metri di quota, con i suoi 58 metri di lunghezza per attraversare il rio Val della Vecia fino alle meraviglie delle Dolomiti Patrimonio Unesco.
Il Passo Rolle è sicuramente uno dei luoghi più iconici di questo territorio, con i suoi paesaggi da cartolina caratterizzati dall’inconfondibile profilo del Cimon della Pala. Sono soddisfazioni alla portata di tutti quelle che regalano le escursioni in quota: dai più semplici sentieri di accesso ai rifugi fino ai 3.192 metri della cima più alta delle Pale di San Martino, l’emozione di trovarsi immersi nella natura è sempre grandissima per tutte le gambe e a ogni età. Da tutti i centri del territorio partono strade, piste ciclabili e sentieri, anche pianeggianti, per raggiungere parchi, prati a mezza quota fino agli itinerari più impegnativi nella natura selvaggia delle Pale di San Martino. Le guide alpine sono sempre a disposizione per accompagnare esperti e non, dare consigli e indicazioni. Inoltre, si possono utilizzare gli impianti di risalita per raggiungere più facilmente i sentieri in quota, magari per approfittare dei punti di ristoro: malghe, ristoranti tipici, agritur e rifugi alpini che ogni anno da metà giugno offrono il meglio della tradizione gastronomica. Un’occasione perfetta per gustare prodotti tipici come la tosèla, il grana trentino, la ricotta affumicata o il pregiato Botìro di Primiero di Malga, burro Presidio Slow Food conosciuto fin dai tempi della Serenissima, ma anche lo speck aromatizzato alle erbe e fiori di montagna, i mieli, la birra artigianale Bionoc’ e molto altro.
Di Alessandra Boiardi