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e-borghi travel 40, Speciale folclore e street food: Oltreconfine: A tutto street food

Il cibo di strada rappresenta spesso l’essenza gastronomica più genuina – e anche più folkloristica – di un Paese e se in passato lo street food era quasi a esclusivo uso e consumo delle popolazioni locali, oggi strizza l’occhio anche ai viaggiatori gourmand, che girano mercati e bancarelle alla ricerca di chicche culinarie della tradizione degne di chef stellati, dai sapori sorprendenti e dai profumi suadenti che riempiono l’aria. In fondo, il cibo di strada, deve “sottostare” a una sola regola: essere facile da mangiare, anche con una mano sola e camminando. Lasciando da parte certe proposte per noi ancora difficili da approcciare – dalle formiche piccanti della Birmania agli spiedini di scorpioni della Cambogia e alle cavallette fritte del Messico – partiamo per tre destinazioni diversissime tra loro, in tre continenti differenti, per assaggiare il meglio dello street food più gustoso.

Spagna: tapas-à-porter

"Algo para picar” è un modo di dire che chiunque abbia fatto anche solo un viaggio breve quanto un weekend in terra spagnola ha imparato: letteralmente significa “qualcosa da spizzicare, da mangiucchiare” e la dice lunga sul rapporto dei nostri cugini iberici con il cibo; più che passare ore seduti in un ristorante, infatti, gli spagnoli preferiscono mangiucchiare qua e là, fare piccoli spuntini nei bar de tapas, nei chioschi o nei mercati alimentari. Tra questi ultimi, La Boqueria a Barcellona, il mercato gourmet Lonja del Barranco di Siviglia e il Mercado de San Miguel a Madrid – quest’ultimo è stato dichiarato Patrimonio Culturale per la splendida struttura in ferro battuto risalente al 1919 – sono must imperdibili, dove provare alcune delle specialità gastronomiche locali famose worldwide, come il coppo “ da passeggio” di jamón serrano o del costosissimo pata negra, i saporiti formaggi mancheghi e le infinite tortillas, le alte frittate declinate con qualsiasi ingrediente suggerisca la fantasia.

East Coast: street food? Chic!

Varcando l’oceano, approdiamo sulla costa orientale degli Stati Uniti, dove il più classico dei cibi di strada, l’hot-dog, ha delle varianti “di lusso” e originali, entrate a tutti gli effetti nella tradizione gastronomica americana. Stiamo parlando dello sciccosissimo Lobster Roll del New England, ma anche del meno raffinato ma altrettanto gustoso Philly Cheesesteak di Philadelphia. Il primo ha come ingrediente principale – come suggerisce il nome – l’astice, leggermente tiepido e accompagnato da burro fuso nella versione del Connecticut o freddo con maionese e prezzemolo in quella del Maine. Il Philly Cheesesteak, invece, con il suo ripieno di carne trita di manzo, cipolle e formaggio, è stato inventato da due fratelli italoamericani – Pat ed Harry Olivieri – negli anni Venti e ancora oggi è il cibo di strada per antonomasia della capitale della Pennsylvania. I due fratelli fecero così fortuna con le vendite del nuovo panino che lasciarono il chiosco originario nell’Italian Market per aprire un ristorante vero e proprio: oggi, tuttavia, il miglior Cheesesteak si mangia negli stand del sotterraneo Reading Terminal Market, mercato gastronomico ottocentesco ricavato negli spazi di un ex terminal ferroviario.

India: la magia delle spezie

È un subcontinente ricco di fascino, l’India, dove si incontrano e si mescolano innumerevoli tradizioni, sapori e colori per dar vita a piatti dai gusti inimitabili, nei quali le spezie sono spesso l’ingrediente che li rende inimitabili, profumando l’aria di curry, curcuma, cumino e del misterioso masala. Benché ogni regione abbia i propri “piatti forti”, tra i cibi di strada che è facile trovare in tutte le regioni del Paese, non si possono non assaggiare due classici fritti: i samosa, triangolini speziati ripieni di carne o verdure avvolti in pastella croccante, e i pakora, con pastella di farina di ceci – buonissimi quelli con ripieno di paneer, un formaggio simile alla ricotta ma cagliato spesso con il limone –. E poi, deliziose sono le malay kofta, polpettine vegetariane e speziate al sugo con aggiunta di yogurt, da accompagnare magari con una delle mille varietà di pane – imperdibile il cheese naan – e da un bicchiere di lassi, bevanda a base di yogurt, acqua e delle immancabili spezie. Dove provarli? Nelle stradine di Chandni Chowk, per esempio, nella Old Delhi.

Di Simona PK Daviddi

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