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e-borghi travel 41, Speciale borghi delle fiabe: Borghi del gusto: tra favole e prelibatezze

L’Italia è forse uno dei Paesi “più fiabeschi” del mondo: i numerosi castelli che punteggiano la Penisola avvolti di storia e leggende, i boschi incantati che cambiano colori e profumi al passare delle stagioni, i borghi dal cuore antico e monumentale sospesi nel tempo: tutto invita a fantasticare di mondi irreali e magici. Non è un caso, quindi, che si trovino in Italia scorci e paesaggi che hanno ispirato – quando non i favolisti in prima persona – gli sceneggiatori impegnati nelle trasposizioni cinematografiche delle favole: un esempio su tutti? Il castello di Cenerentola si trova in Valle d’Aosta, a Gressoney-Saint-Jean, si chiama Castel Savoia ed è stato fatto costruire agli inizi del Novecento da Margherita di Savoia in stile Eclettico, con scenografiche torri neogotiche. Partiamo allora alla ricerca di borghi e scorci fatati, concedendoci anche qualche digressione culinaria perché, se l’enogastronomia non è un elemento fondamentale nelle favole, lo è invece per assaporare l’Italia in tutte le sue sfaccettature.

Misteri di Toscana

Non potevamo non iniziare il nostro giro dalla cittadina resa celebre dal “papà” di Pinocchio, il più italiano dei personaggi delle favole. Stiamo parlando di Collodi, delizioso agglomerato in provincia di Pistoia: l’autore delle avventure del burattino, Carlo Lorenzini, scelse infatti lo pseudonimo Collodi in ricordo della località dove lui trascorse parte dell’infanzia, a casa dei nonni materni. Oggi a Collodi è possibile immergersi in uno splendido parco tematico dedicato a Pinocchio, ma anche visitare la “fiabesca” villa Garzoni, con il curatissimo giardino, e la magica Casa delle Farfalle. Tra una visita e l’altra, la sosta d’obbligo è in una delle numerose osterie che punteggiano l’abitato, quasi tutte dedicate a Pinocchio e alle sue avventure, dove assaggiare piatti prelibati come i pici al ragù pesciatino o i ravioli di chianina al Chianti. Per chi poi volesse spingersi verso sud, in provincia di Siena – nelle meravigliose terre del Brunello di Montalcino – si incontra un altro luogo fiabesco, l’imponente scheletro dell’Abbazia di San Galgano, dove si trova l’unica spada nella roccia esistente al mondo, in un contesto di rara suggestione.

Sognante Liguria

Spostandoci in Liguria, tra borghi suggestivi affacciati sul mare o incastonati in un entroterra unico, non si fatica a immaginare come il celebre scrittore di favole danese Hans Christian Andersen – sue sono, tra le altre, “La Sirenetta” e “Il brutto anatroccolo” – sia potuto rimanere ammaliato da questi luoghi durante il suo Grand Tour nell’Italia dell’Ottocento. In particolare, lo scrittore si fermò a Sestri Levante e si dice che fu proprio lui a battezzare una delle due baie che incorniciano le case colorate “Baia delle Favole”. Una favola moderna invece, è quella di Disney-Pixar ambientata a una manciata di chilometri di distanza: nei fotogrammi di “Luca”, splendido e italianissimo film d’animazione uscito di recente, è infatti possibile riconoscere diversi scorci delle Cinque Terre e di Porto Venere. Se mare è sinonimo di pesce a tavola, magari accompagnato da un fresco bicchiere di Pigato, la Liguria sfodera anche piatti “di terra” gustosissimi e assolutamente da assaggiare, come i pansotti – una sorta di ravioli ripieni di erbe selvatiche, borragine e biete – conditi con sugo di noci o le trofie con il celeberrimo pesto di basilico, diventato un classico conosciuto in tutto il mondo.

Lazio sconosciuto

Anche il Lazio, con i suoi paesaggi variegati e lontani dal turismo di massa che invade la Capitale, ha di che incantare i visitatori appassionati di favole e leggende: soprattutto i territori della Tuscia e della Sabinia, infatti, raccontano di avventure epiche e di eroi fantastici. In provincia di Viterbo, c’è addirittura il “Paese delle fiabe”: si tratta di Sant’Angelo – a una mezz’ora di macchina dal capoluogo – le cui case sono decorate con meravigliosi e coloratissimi murales ispirati all’universo delle favole; passeggiando per i suoi vicoli, si incontreranno dunque, tra gli altri, Alice e il “Bianconiglio”, “Hansel e Gretel”, il “Gatto con gli stivali”, la “Piccola fiammiferaia”, “Pocahontas”, in una sarabanda di suggestioni che affascinerà grandi e piccoli. A breve distanza e sempre in provincia di Viterbo, c’è un altro luogo incantato che merita una visita: il bosco del Sasseto – dichiarato Monumento Naturale – definito dal National Geographic il “bosco di Biancaneve”. Infine, sempre nel viterbese, l’iconico borgo di Civita di Bagnoregio, appollaiato su uno sperone tufaceo, ha ispirato il set di “Laputa – Castello nel Cielo”, film d’animazione del famoso regista giapponese Hayao Miyazaki. E passando da una favola all’altra, è di rigore assaggiare i piatti della tradizione locale: l’acquacotta in primis (a base di pane raffermo, cicoria, mentuccia e olio), ma anche la zuppa di castagne, il fieno di Canepina (specie di tagliatelle condite con ragù di cinghiale e una spolverata di pecorino locale) e lombrichelli alla vitorchianese (sorta di bucatini in cui spicca il profumo del finocchietto selvatico).

di Alessandra Favaro

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