Fra le numerose forme di artigianato calabrese, l’arte orafa riveste un ruolo così importante da essere collocata al “piano nobile” dell’intera produzione artigianale regionale. In Calabria la lavorazione artigianale dell’oro è un’arte molto antica e, in maniera armoniosa, “riflette” e fa sintesi delle epoche storiche - diverse, sovrapposte e remote - che hanno interessato la destinazione fin dalla notte dei tempi. Numerosi, del resto, sono i gioielli e gli oggetti preziosi che oggi testimoniano e raccontano l’arte orafa calabrese, alcuni persino risalenti all’era neolitica quando, nella loro creazione, venivano già usati il corallo o la madreperla, seppure solo in funzione apotropaica. Una funzione, questa, che nei millenni si è sempre più arricchita di nuovi simbolismi e valori rituali: storici, archeologici, culturali, religiosi e sociali, tipici delle varie dominazioni che vi si sono succedute. I preziosi monili dei grandi maestri orafi calabresi - fra i quali, per fare alcuni esempi, Spadafora, Affidato, Sacco e Riverso - sono conosciuti in tutto il mondo e si ispirano da sempre alla tradizione della Magna Grecia, romana e bizantina.
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